Helios è un gioco da tavolo per 2-4 giocatori della durata di un’ora circa. Ho seguito questo gioco dalle sue prime apparizioni, prima da prototipo e poi da gioco finito, nelle fiere in giro per l’Europa. Alla fine ho portato a termine l’inseguimento ed ora, dopo un bel po’ di partite, posso scriverne la recensione. Helios è un german game tipico, non ci sono, infatti fattori in cui la dea bendata può incidere. L’ambientazione è quella di un pianeta dominato dal dio sole ed il nostro compito è quello di edificare una città in suo onore o qualcosa del genere. In realtà l’ambientazione è abbastanza posticcia. Ogni giocatore ha due board da gestire, innanzitutto il board con il sole che serve per l’approvviggionamento risorse e poi il board con gli edifici da costruire che non ha effetti pratici se non fungere da promemoria per gli edifici costruiti e conseguenti punti vittoria ed abilità aggiuntive. Al tutto si aggiungono dei personaggi particolari che possono dare al giocatore ulteriori poteri.
Ogni turno, se ne giocano quattro in una partita, è formato da tre fasi
– Fase Azioni
– Fase Personaggi
– Riepilogo
Le azioni sono sostanzialmente tre. Un’azione di costruzione che permette di costruire templi sul board sole o sul board città. Un’azione di sviluppo che permette di aggiungere tessere risorsa, ci sono cinque risorse differenti, e un’azione di movimento del sole. E’ quest’ultima la particolarità più interessante di Helios. Sul board del sole vengono posizionate le tessere risorsa sulle quali vanno i cubetti risorsa o successivamente i templi. Il segnalino che rappresenta il sole gira, letteralmente, attorno a queste tessere e quando compie il giro conferisce dei punti vittoria o dei bonus a seconda dei casi. Il sole girando contribuisce all’aumento delle risorse oppure all’accumulo di punti vittoria nel caso di presenza di uno o più templi.
Anche la selezione delle azioni è particolare. Ci sono diciotto tessere azione, sei per ogni tipo, e ad ogni round il giocatore di turno ne sceglie una. Può scegliere anche più volte la stessa. Queste azioni non vengono mai sostituite durante il turno ma solo nella fase di Riepilogo, e anche qui bisogna controllare il numero di giocatori per vedere se questa fase è ammessa. Le tessere azione una volta prese vengono conservate perchè se si accumulano quattro tessere dello stesso colore si ottiene un’azione bonus a scelta.
Le risorse sono limitate, anche se è possibile attingere ad alcuni tile speciali, ed c’è da fare i conti anche con il mana. Il mana si ottiene, principalmente, costruendo templi ed è utilizzato per acquistare i servigi dei personaggi. La fase personaggi permette di acquistare uno o più degli otto personaggi disponibili. Ognuno di essi ha un costo in mana e uno costo di ativazione. Un personaggio acquistato e non attivato non fornisce punti vittoria, azioni, bonus, risorse e azioni speciali.
La fase riepilogo serve solo a fare il rifill generale di tutte le risorse e poco altro. Alla fine dei quattro turni di gioco si contano i punti vittoria che durante il gioco vengono nascosti in un sacchetto personale per ogni giocatore e si sommano i punti dovuti agli edifici, ai tile speciali, al mana, alle risorse ed ai personaggi. Chi ha più punti è il vincitore. Helios è tutto qui.
Helios è un gioco che mantiene quello che promette. Non si arriva mai oltre l’ora di gioco grazie al peculiare sistema delle azioni. Si spiega in pochi minuti ma è comunque abbastanza profondo da non essere considerato un gioco light nonostante la durata da filler. Le meccaniche sono ben architettate e quella del sole che a seconda della posizione offre risultati diversi è fatta bene. Alla fine siamo di fronte ad un gioco di gestione risorse con una variante particolare di worker placement. Non ci sono strategie vincenti però è difficile vincere senza costruire edifici. La longevità è buona perchè le situazioni sono diverse e cambiano a seconda della composizione del tavolo. L’interazione, soprattutto in quattro giocatori, c’è anche se indiretta. In due giocatori si abbassa il livello di interazione anche se comunque ci si dà fastidio con la selezione delle azioni e con l’acquisto dei personaggi. Il gioco scala bene anche se varia a seconda del numero di giocatori al tavolo