Zena 1814 è uno dei giochi che ho potuto provare ed acquistare durante Lucca Comics and Games 2015. E’ un gioco tutto italiano, gli autori sono Alberto Barbieri e Luigi Cornaglia. Zena, per chi non lo sapesse, è il nome in dialetto genovese della città di Genova. Una delle città più gloriose d’Italia. Il capoluogo ligure è stato per molti anni il centro del Mediterraneo ed ha dato i natali a condottieri e personaggi che hanno fatto la storia del mondo. Nel 1814, dopo la sconfitta di Napoleone a Lipsia, la città si ritrovata improvvisamente libera dal giogo dell’Imperatore francese ed ha la possibilità di riconquistare la sua indipendenza. Una possibilità solo teorica perché alle spalle della città ci sono in gioco forze troppo più grandi. Questo è lo scenario da cui parte Zena 1814 un gioco da tavolo per 2-5 persone della durata di poco superiore ai sessanta minuti.
Ogni giocatore rappresenta una delle famiglie più influenti della città. Il board, ce ne sono due versioni a seconda che si voglia giocare la versione per esperti oppure no, è la città di Genova con i suoi luoghi principali: Palazzo, Banca, Cattedrale, Forte, Porto e le strade della città vecchia. Ogni famiglia ha a disposizione quattro meeple, capofamiglia, dama e due rampolli.
Una partita a Zena 1814 dura otto turni. Ogni turno è scandito dall’entrata in gioco di una carta evento che varrà solo per quel turno. Le carte evento, generalmente, influiscono sulle rendite, sulla presenza di battaglie e sui valori delle singole zone della città. Ogni turno di gioco è composto da quattro fasi
1 – Evento
2 – Azioni
3 – Risoluzione
4 – Fine del turno
Prima di cominciare la partita i giocatori posizionano i membri della propria famiglia nei vari settori della città. Il posizionamento può avvenire casualmente o utilizzando le carte azione che sono legate alle varie parti di Genova. Si parte, quindi, con un board già popolato. Detto della fase evento che è semplicemente la presa d’atto delle caratteristiche di una carta, si passa alla fase delle azioni. Durante questa fase ogni giocatore a turno può fare una o più di queste cose:
– Muovere un familiare
– Giocare una carta azione
– Influenzare una carta azione già giocata
– Passare
I familiari si possono muovere senza problemi da una location all’altra. Per giocare una carta azione bisogna pagare il suo costo in monete e metterla in gioco. Una volta in gioco il promotore ha l’obbligo di spendere la sua influenza, cubetti di legno dello stesso colore dei familiari. Successivamente gli altri giocatori con familiari presenti in quella zona possono spendere monete per posizionare la propria influenza su quella carta. Se un giocatore sceglie di influenzare una carta azione di cui non è promotore allora fa guadagnare soldi o prestigio al promotore. La terza tipologia di azione è quella di influenzare carte giocate da altri in turni precedenti. Si svolge tutto come già descritto. Passare è un’azione che non necessità di spiegazioni. Una volta che tutti i giocatori avranno fatto le proprie azioni si passerà alla fase di risoluzione e qui si apre un nuovo aspetto di Zena 1814.
Si procede di quartiere in quartiere partendo dalle strade della città vecchia e finendo col forte. Per ogni zona si vedono le carte azione attive in quella zona. Tutti i giocatori che avranno influenza su quelle carte ne prendono gli effetti positivi. Le carte azione possono essere istantanee, permanenti e di sfida. Le istantanee restano un solo turno, le permanenti restano fino a quando non ci sono almeno tre carte giocate successivamente. Le carte sfida implicano l’uso del dado e di contributi economici da parte dei giocatori che hanno cubetti influenza sulla carta, ma pagano ottimi dividendi. Una volta risolte tutte le carte ed eliminate quelle troppo vecchie si passa al board. Ogni quartiere dà dei rendimenti a chi lo controlla. Per controllare un quartiere bisogna avere il maggior numero di punti in quel quartiere. Il capofamiglia vale 5 punti, la dama 3 punti e i rampolli due punti ciascuno. Da notare che la dama essendo donna non può controllare nessun quartiere, eccetto le strade della città vecchia, anche se detiene la maggioranza se è da sola in quel quartiere. Una finezza.
Il forte è particolare perché tutti quelli che ci sono potrebbero essere coinvolti in battaglie. Per partecipare ad una battaglia bisogna portare rinforzi, sotto forma di soldi, e sperare nella sorte, tiro di dadi con modificatori, ma la vittoria può essere molto dolce, così come è amara la sconfitta. Alle carte azione, alle carte evento ed alle carte forte si aggiungono le carte obiettivo che danno punti solo alla fine del gioco e che durante il gioco limitano la mano del giocatore visto che comunque non si può avere in mano più di sei carte alla fine del turno. Chi ottiene più punti prestigio è il vincitore.
Zena 1814 è stato una piacevolissima sorpresa, a mio avviso uno dei migliori giochi presentati a Lucca Comics and Games 2015, soprattutto contando che è opera di due esordienti come game designer. Le regole sono abbastanza semplici ed il gioco si spiega in 5-10 minuti al massimo. Le meccaniche sono già viste ma ben miscelate tra loro. La longevità e la rigiocabilità sono buone vista la mole di carte presenti nella scatola. Essendo un gioco con un sistema di maggioranze e di offerte l’interazione è una parte fondamentale. La fortuna non ha una particolare incidenza, sul lungo periodo degli otto turni in genere vince il più bravo. La componentistica è nella norma. La grafica è molto particolare. Ho ricevuto pareri completamente opposti, in particolare sul board, c’è chi la trova adeguata e chi la odia. Le icone sulle carte sono chiare e le illustrazioni sulle carte sono buone. L’ambientazione si sente più della media dei giochi di questo tipo, grazie soprattutto alle carte azione. Si trova in giro tra i 30 ed i 35 euro. Sono molto soddisfatto dell’acquisto e lo consiglio sia ai giocatori abituali che a chi si è avvicinato da poco a questo mondo.